I cebi dai cornetti del Centro Primati
Nel Centro Primati dell’Istituto di Science e Tecnologie della Cognizione del CNR vivono 21 cebi dai cornetti (Sapajus spp). Si chiamano “dai cornetti” perché gli adulti, , hanno due ciuffi di pelo sulla testa. Le scimmie sono ospitate all’interno del Bioparco di Roma in una struttura che coniuga le esigenze dei cebi, dei ricercatori che ne studiano il comportamento e dei visitatori che le possono osservare da vicino.
Per motivi di spazio e di pacifica convivenza, i cebi sono divisi in gruppi, ospitati in aree arricchite con molti tipi di strutture, tra cui tronchi, corde e piattaforme che permettono ai cebi di sfruttare al meglio lo spazio a loro disposizione. Le aree esterne comunicano con spazi interni che in inverno sono riscaldati. Piccoli ricoveri riscaldati, dalla forma ad “igloo”, sono presenti anche nei recinti esterni, così da garantire a tutti gli individui un riparo adeguato, anche in caso di tensioni sociali interne al gruppo che potrebbero limitare l’accesso agli spazi interni di alcuni animali. I cebi preferiscono comunque trascorrere il loro tempo all’aperto. La folta pelliccia li protegge dalle temperature rigide e dormendo l’uno vicino all’altro si tengono caldo a vicenda.
La loro dieta è varia: ogni giorno mangiano frutta e verdura di stagione, a cui si accompagna cibo bilanciato, dal punto di vista nutrizionale, per il fabbisogno degli animali. Il cibo viene dato intero, cosi che i cebi trascorrano del tempo a manipolarlo. Una o più volte a settimana, secondo la stagione, ricevono insetti vivi, patate, uova, formaggio fresco, cereali e integratori alimentari. Inoltre, periodicamente i recinti vengono arricchiti con frutta secca di vario tipo (uvetta, semi di lino, semi di zucca, datteri, noci, frutta disidratata, ecc.) e insetti vivi, nascosti nei recinti esterni. Tutto il cibo viene distribuito in punti diversi sia nelle zone interne sia in quelle esterne, affinché si allunghino i tempi di ricerca e assunzione e si riduca la competizione tra gli animali. Ai cebi vengono offerte anche delle challenge per ottenire il cibo sfruttando le loro proverbiali abilità cognitive e manipolative.
Inoltre, la collaborazione ad un esperimento viene premiata dai ricecatori con noccioline, uvette, semi di zucca come ricompense.
Lo stato di salute e di benessere dei cebi viene giornalmente monitorato da personale esperto in benessere dei primati non umani, oltre ad essere presente un veterinario referente. Quando necessario le scimmie vengono sottoposte ad accurate visite ed esami veterinari.
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I cebi. Album di famiglia del 2004